KAMILYA JUBRAN
NINA BOUKHARI
MARIO GABOLA
venerdì 28 giugno 2024
Casa Morra. Archivi d’Arte Contemporanea
Salita San Raffaele 20/c, 80136 Napoli
ore 19:00 presentazione di GENNARO ASCIONE
Omologia strutturale tra il processo di frammentazione dell’unità della Palestina e le categorie etiche ed estetiche di spaziotempo discreto
ore 21:00 performance sonora
KAMILYA JUBRAN, NINA BOUKHARI E MARIO GABOLA
La Fondazione Morra, l’etichetta Viande Records e la E-M Arts portano a Napoli una leggenda della musica contemporanea: Kamilya Jubran. Nata ad Al Rahmed, un villaggio palestinese nello Stato di Israele, Kamilya è una poetessa, cantante e suonatrice di oud formatasi a partire dallo studio della musica tradizionale araba. Oggi le sue influenze maggiori sono la musica contemporanea, il noise elettroacustico e la free music; venerdì 28 giugno alle ore 21:00 Kamilya suonerà presso gli spazi di Casa Morra (Salita San Raffaele 20/c) insieme a Nina Boukhari, bassista e sound designer di origine franco-marocchina, e Mario Gabola, sassofonista campano studioso di tecniche estese e inventore di estensioni sullo strumento.
Ad introdurci alla performance musicale ci sarà Gennaro Ascione alle ore 19:00.
L’ingresso sarà gratuito fino ad esaurimento posti.
KAMILYA JUBRAN (testo, oud e voce)
Kamilya Jubran, musicista e compositrice, è una delle figure più venerate della scena musicale araba sperimentale e alternativa di oggi. Cresciuta ad Al Rameh, un villaggio palestinese situato in Galilée, nel nord di Israele, è stata introdotta e iniziata alla musica classica araba dai suoi genitori. All'età di 18 anni Kamilya si trasferisce a Gerusalemme, dove studia all'Università Ebraica ed entra a far parte del gruppo Sabreen, con sede a Gerusalemme Est. Con il gruppo ha registrato quattro album ed è stata in tournée in molte città locali e internazionali. Dal 2002 Kamilya vive in Europa e nel 2014 fonda l'associazione Zamkana, un'organizzazione non profit che sostiene progetti artistici innovativi, nel rispetto dei valori della libertà di espressione e della laicità. Attualmente collabora con il partner musicale di lunga data, compositore, trombettista e musicista elettronico Werner Hasler, in trio con la clarinettista Elodie Pasquier e la contrabbassista Charlotte Testu;
NINA BOUKHARI (basso elettrico)
Nina Boukhari Laporte (1988) - in arte Nina Hoppas - è una sound artist franco-marocchina originaria di Parigi. Sviluppatrice web di formazione, ha sempre continuato a lavorare in parallelo su diversi progetti in ambito musicale: ha iniziato il suo progetto solista nel 2016 con il nome di Odio Sis e poi Nina Hoppas, pubblicando diversi EP per varie etichette internazionali. Dal 2018 è anche fondatrice e organizzatrice del festival PhOEMina (un progetto italofrancese), che mira a dare visibilità alle donne e alle minoranze artistiche nel campo della musica d'avanguardia e contemporanea. Nel 2022 ha frequentato un corso di sound design organizzato dallo Yorkshire Sound Women Network (YSWN) con il supporto dell'Università di York. Nel 2019 esce il suo album “Manat” per l’etichetta italiana Casetta. Attualmente è di base a Napoli e nell’ultimo periodo ha sviluppato un sodalizio artistico con la videoartista-peformer Tiziana Salvati, con la quale porta avanti una pratica d’improvvisazione in stretto contatto con artisti/e proveniente dalle discipline della danza aerea.
MARIO GABOLA (feedback e sax acoustico, latte, corde e molle, diy electronics e sensori)
Mario Gabola è nato in provincia di Salerno nel 1981, dove ha cominciato a suonare il sax all’età di 12 anni, nelle bande da giro tradizionali del sud Italia per circa 10 anni; Si è trasferito a Napoli nel 2000 dove si è laureato in Scienze Ambientali. Nel 2002 fonda insieme ad altri l’avant-punk band A Spirale, che mischiano ricerca timbrica e tecniche estese con l’attitudine postpunk; Gli A Spirale nel 2008 fondano anche l’etichetta Viande Records e come improvvisatori collaborano con musicisti come Fabrizio Spera, Roberto Bellatalla, Jack Wright, Mike Cooper; Nel 2009, con SEC_ fonda il duo Aspec(t) in cui i nastri di SEC_ si mescolano agli studi di Mario sul feedback e sui materiali riciclati o autocostruiti. Nell'ultimo periodo, a seconda dei contesti, varia il suo set-up sul sax utilizzando estensioni di vario tipo come barattoli, molle, corde, microfoni, fino ai sensori di movimento. Ha suonato tra gli Stati Uniti, l'Europa e la Russia ed è impegnato in un percorso di rielaborazione e ibridazione della tradizione popolare del sud Italia iniziata con Tonino Taiuti e portata avanti insieme al gruppo i Turcos Meet the Little Devils collaborando con musicisti dell'area folk.