Hit on the Head with 1000 Anvils

Hit on the Head with 1000 Anvils
Hit on the Head with 1000 Anvils

2001, USA, VHS su miniDV, colore, sonoro, 45 sec. di sequenze ripetute.

Un montaggio di brevi clips tratti da cartoni animati della Warner Brothers nel momento preciso in cui un personaggio è percosso, colpito da un proiettile, preso a pugni, o fatto esplodere di fronte a colui che guarda. Quel che ne viene fuori è un blocco senza fine di irrisolta violenza da cartoon.
I miei progetti usano l'umorismo e lo spettacolo per attirare gli osservatori e coinvolgerli nella contemplazione della cultura di massa. Gli elementi spettacolari vengono soprattutto dai contesti dell'intrattenimento e della pubblicità; l'umorismo scaturisce dall'inserimento di contenuto espressivo in questi contesti. Affronto ogni progetto come se fosse una canzone pop: deve essere conciso ed orecchiabile, e il significato generale deve esser chiaro dopo pochi istanti. Inoltre, ogni pezzo contiene una critica intrinseca basata sulla mia stessa percezione dei mass media. In ogni prodotto seducente c'è un'importante contraddizione tra l'artificio e il sentimento.
Gran parte del mio lavoro trae origine da un'irrisolta ossessione per la cultura pop, che si sviluppa in un progetto di ricerca. Se ha successo, la ricerca culmina nella scoperta di un archetipo: un modello di pensiero ereditato o un'immagine simbolica originata dall'esperienza collettiva passata e presente nell'inconscio dell'individuo [Jung]. Dopo aver isolato un archetipo, comincio ad analizzare il mio rapporto con esso, concentrandomi sul materiale fisico, sul contenuto letterale, e sul contesto tradizionale del modello. Il modello quindi si sviluppa in una re-interpretazione esistenziale basata sul mio rapporto con l'archetipo. Il prodotto risultante è nello stesso tempo famigliare ed inesplicabile.
Poiché sono interessato ai metodi di comunicazione della cultura di massa, lavoro con mezzi di comunicazione diversi, che riflettono la varietà dell'esperienza contemporanea. La distribuzione e fruizione del mio lavoro è spesso parte integrante del lavoro stesso. Nel cercare diversi tipi di pubblico e contesti eterogenei, posso dilatare l'esperienza vitale di un singolo progetto - imitando l'esperienza "diffusa e ripetitiva" delle onnipresenti forme della cultura pop.

Gabriel Fowler