Klara

Klara
Klara

1993, 16 mm, colore, sonoro, 1 min. 50 sec.

Klara fa parte di quel genere di film, come Mia Zia di Pezzella o 2 Segni Cinesi di Thomas Feldmann, che per la loro brevità preannunciano un grado particolarmente alto di lavorazione.
Il materiale di partenza di Geiger sono riprese di gesti, movimenti corporei ed espressioni del viso. L'atmosfera un po' antiquata di un pomeriggio pianistico in un ambiente privato acquisisce, tramite il montaggio coerente e l'intreccio delle immagini con il suono ricco di riferimenti, un andamento che non si può non definire elegante. Una sequenza di mani che gesticolano si muove sincronicamente alla musica del pianoforte: è un momento che si imprime fortemente nella memoria dello spettatore proprio per questa eleganza. L'immagine sfuocata di un oggetto nero che si accartoccia e il suono inserito da Geiger, un gemito delicato che suggerisce pensieri erotici nello spettatore, ha un effetto improvviso e stravolgente nell'ambientazione borghese.
La sensualità (tattile) di questo momento brevissimo ricorda un'immagine di Sexual Meditation di Brakhage in cui un piede femminile si posa su un enorme scendiletto rosa.