Somersault

Somersault
Somersault

1982, USA, video, colore, sonoro, 5 min. 30 sec.

Le opere di Steina tra la fine degli anni 1970 e l’inizio del 1980 sono esercizi di fenomenologia della visione e ridefinizione dello spazio e del paesaggio. La visione artificiale da lei generata permette allo spettatore delle percezioni alterate e delle prospettive spaziali create con dispositivi meccanizzati. Somersault è un’estensione dei suoi nastri Machine Vision, una serie iniziata nel 1975 mentre viveva a Buffalo, New York. Il lavoro, tuttavia, è unico in quanto concentrato su di sé invece che sulla sfera pubblica, centrale per le altre opere. Di conseguenza, si differenzia inoltre dai nastri Machine Vision nel modo in cui viene generata l’immagine, visto che è lei a controllare i movimenti della telecamera con il proprio corpo piuttosto che con un dispositivo meccanico. In questo video giocoso Steina utilizza una telecamera con una lente a specchio. L’effetto è un corpo che sembra avvolto intorno alla stessa telecamera. In una fusione tra artista e macchina, ogni giro e somersault - capriola della camera produce una vertiginosa mutazione dell’immagine panoramica.