Sally Golding è un’artista multimediale che unisce la proiezione filmica e la composizione luminosa e sonora per creare delle performances di cinema espanso e delle installazioni partecipative. Il lavoro audiovisivo performativo di Golding si concentra sull’esperienza del pubblico, spingendo i confini della percezione visiva e uditiva attraverso la scomposizione del sistema filmico in flicker, forme d’onda e campi di colore; mentre le sue installazioni hanno imbrigliato la presenza del pubblico incorporando la loro immagine riflessa nelle proiezioni all’interno di spazi immersivi.
Le performances di Golding sono delle trasmissioni audiovisive sovramoltiplicate di luce, forma, colore e suono. Utilizzando un sistema personalizzato di forme d’onda stampate a contatto sulla pellicola 16mm, lavorata a mano ed esposta alla luce della torcia, Golding crea delle composizioni soniche dalla biblioteca di musica in vinile che si intrecciano a riflessioni tra scienza e superstizione, filosofia e pulp. Utilizzando dispositivi violati come i motori della macchina per cucire e le luci stroboscopiche da laboratorio, Golding genera delle palpitanti distorsioni visive allucinogene, che sono anche prodotte come segnali sonici. Cacofoniche nella forma e nel contenuto, le performances trascendono il caos ed entrano in una zona ipnotica.
Un-Time
2014 (AUS/UK) 2x16mm film elaborato a mano in loop & bobina; Strobotac, otturatore rotante; microfono a contatto, foto-resistori, synth-oscillatore, flash di fotocamera & pick up telefonici; circa 5 min.
Degli otturatori e dei flash si fondono in una performance di casuale non-tempistica tra una luce stroboscopica a velocità variabile Strobotac (presentata filmata e dal vivo), l’otturatore di una cinepresa Bolex e un otturatore rotante esterno variabile. L’otturatore della cinepresa, addestrato sul bulbo della luce strobo, si rivela casualmente come una forma diagonale di interferenza - una sovversione dello scopo industriale della luce stroboscopica di rallentare e fermare i meccanismi meccanici per l’analisi. Il suono è la somma delle meccaniche del proiettore amplificate e dell’impulso palpitante della stessa luce strobo mentre invia un segnale elettrico attraverso il mixer.
Light At The End Of The Tunnel
2013 (AUS/UK) 2x16mm film sonoro ottico elaborato a mano in loop & bobina; voci - frasi di pre-morte; dispositivi ottici - strobo da laboratorio, ruota con filtro di colore; interferenza corporea; circa 10 min.
Delle tipiche linee dal vivo delle frasi più comuni sulle esperienze di pre-morte sono dette e si decompongono in un disordine cacofonico di effetti sonori da biblioteca horror saccheggiata e campioni musicali stampati a mano sulla pellicola come sonoro ottico. Sullo schermo una mano si insinua intorno a qualche classico fuzz TV catturato da un processo di refilming digitale e analogico. La performance è sovramoltiplicata da una ruota di filtro rotante di colore ciano e giallo e da una luce stroboscopica pulsante acusticamente e visivamente. Un’esperienza disgiuntiva - il media è personificato, spettrale.
Ghost - Loud + Strong
2012 (AUS/UK) 2x16mm proiettori, film sonoro ottico stampato a contatto & loop da registrazione originale di disco flessibile & effetti sonori, otturatore rotante, strobo da laboratorio, synth-oscillatore, circa 10 min.
Delle registrazioni audio prelevate da un disco flessibile contenente un dialogo sulle regressioni a vite precedenti e degli effetti sonori da biblioteca del vinile sono stati riformattati come forme d’onda ottiche ed audio registrandole con una cinepresa 16mm sonora, elaborando a mano il film, e stampando a contatto le risultanti forme d’onda in una composizione per la performance dal vivo.
I suoni affiorano e regrediscono, le voci maschili ‘autorizzano’ e le voci femminili ‘caratterizzano’, mentre un campo misteriosamente oscurato di luce e buio si dispiega sullo schermo. Creato dalla texture dell’appiccicoso nastro adesivo usato per tener ferma la composizione durante la stampa, i fotogrammi del flicker film forzano lo spettatore ad avere l’allucinazione di un’inesistente significato visivo sotteso, completato dall’alternante in/udibilità. Il suono e la luce si intrecciano in una cacofonia disorientante, intensificata e accentuata da un’antica luce strobo da laboratorio e da un otturatore rotante anti-sincopante che interviene davanti al fascio luminoso del proiettore. Indicato nella ripetizione del campione sonoro “Trovare una memoria nella vastità del tempo...”, Ghosts - Loud + Strong esplora l’esperienza delle sensazioni che rischiano di superare la nostra capacità di percepirle.
Super Grotesquerie
2009 (AUS/UK) 2x16mm film in bobina e film in loop, immagini originali 16mm & Super8mm, forme d’onda realizzate & trovate, lenti & filtri rifrangenti, circa 10 min.
Una forma di archiviazione disgiuntiva, delle immagini e dei suoni sono stati stampati a contatto dal film educativo 16mm di scienza Voice of the Insect and Photons e dall’archivio casalingo di classici film Super8 di horror e fantascienza di Golding. Le immagini proiettate sono ulteriormente manipolate con delle lenti rifrangenti durante la performance, variando il rettangolo bloccato dello schermo. La traccia sonora è stata realizzata campionando manualmente delle forme d’onda stampate a contatto e dei grafici sonori - una composizione da camera oscura/dark room.