Lo studio Morra inaugura la personale “Sogni/Träume” di Ingrid Wiener nella quale saranno presentati i suoi acquerelli onirici. Oswald Wiener così descrive le opere di Ingrid: “…Negli acquarelli onirici di Ingrid frattanto non si pone in primo piano la spiegazione delle bizzarrie del sogno, il ricondurre al meccanismo che genera il “contenuto”. La cosa importante è la questione tecnica della descrizione, lo sviluppo di una convenzione per una rappresentazione sensuale del quasi-sensuale. Di necessità una tale convenzione innanzitutto è privata. Solo quando questa convenzione si è stabilita in maniera affidabile, cioè quando si è imparato a rileggere la propria rappresentazione ritraducendola in immagini dell’immaginazione, in modo che viene riprodotta quanto meno l’impressione quasi visiva del sogno (e forse non ancora l’esperienza maturata in virtù del “contenuto”), si può pensare a rendere accessibile la convenzione anche agli altri. Resta da vedere se ci si riesce; tuttavia fino ad allora (e anche ben oltre) queste immagini rimango arte. …Tra le centinaia di rappresentazioni oniriche in immagine, a me note, di altre persone (cfr. ad es. l’antologia edita da Lynn Gamwell) non ne ho ancora mai visto una che mi abbia ricordato in maniera spontanea la forma quasi visiva del mio vissuto onirico. In alcune delle sue immagini Ingrid centra questo obiettivo. …Ingrid fa quanto è possibile oggi come oggi: sperimenta e adatta tali arrangiamenti di disegni, che riproducono un po’ l’impressione del “vedere” onirico, anche se vengono percepiti dall’occhio. Che ciò frattanto riesca in maniera considerevole è da ricondursi al suo auto-mettersi in questione costante: ho “visto” o semplicemente conosciuto questo treno? I disegni devono essere studiati in maniera approfondita e occorre richiamare in continuazione alla mente ricordi onirici propri come ausilio e osservare le immagini dell’immaginazione che si propongono in tal modo; in un tale studio si riconosce quanto sia importante l’impiego opportuno del commento verbale per la riproduzione dell’evento onirico estraneo nella propria immaginazione.”
Sarà pubblicato un catalogo-libro con testi di Friedrich Wolfr. Heubach, Oswald e Ingrid Wiener.