’satellite’

’satellite’

2018, Australia, 2x16mm, colore, circa 15 min.
Expanded film di Sabina Maselli con il sonoro dal vivo di Erkki Veltheim

‘satellite' è un rituale filmico che performa la frattura del sé e la sua dispersione nell’ambiente mediante l'atto del girare e alterare il tempo. Questo rituale è interessato alla natura del tempo, alla memoria e alla magia. Tramite l'azione ripetitiva (sia della cinepresa che del corpo) può verificarsi una trasformazione animista: una fusione del corpo femminile e di quello celestiale.
Il film è accompagnato da una traccia sonora dal vivo composta da un singolo frammento di una voce femminile che viene replicata e modulata, girando intorno all'immagine a diverse velocità. Utilizzando due proiettori 16mm, uno accanto all'altro, la bobina dei film si muove attraverso entrambi i proiettori continuamente, producendo un'immagine ritardata doppia.

"Volevo che questo film non solo rappresentasse una sensazione di movimento, ma la incarnasse anche attraverso un atto di resistenza fisica. I due punti di vista (me stessa come persona con la cinepresa e come soggetto) documentano sia lo spazio interno che quello esterno, nel tentativo di fonderli".