2012, USA, HD video, colore, sonoro, 1 min. 41 sec.
“Ho utilizzato After Effects, Maya, Photoshop, Reaktor, Premiere, jenkem, trucioli di callo d’ippopotamo nano e olio di gomito per concepire ed eseguire questa auto-inseminazione”.
Kokofreakbean è come un peto bagnato nel mezzo del Deserto del Gobi. Egli/essa/esso è una razza contaminata di sostentamento, che striscia disperatamente attraverso questo guscio maltrattato dell’umanità post-internet nel tentativo condannato di ringiovanire e sessualizzare quanti più angoli e fessure possibile con la puzza sempre fresca del NUOVO.
Nick Toti, A Conversation with Kokofreakbean https://www.hammertonail.com/interviews/kokofreakbean-interview/