1993, 16mm, colore, sonoro, 14 min.
Talking To A Stone usa la dimensione temporale del cinema per esplorare il decadimento di un paesaggio urbano. Gli oggetti quotidiani perdono il peso della realtà e diventano fragili. Hansen usa il cinema per trasferire la scultura all’intero del regno temporale.
Hansen usa il cinema per trasportare la scultura nel regno del tempo, dove lo spazio e la forma possono essere manipolati in schemi, che come per Sisifo tornano all’inizio. L’immagine non si ferma sulla superficie dello schermo ma ci trascina nel tattile mondo interno, sensualmente illuminato per migliorare il colore e lo spazio tridimensionale.
Talking to a Stone crea un equilibrio fragile e illusionistico tra le forze di creazione e distruzione nel tempo.