1977, Olanda, video, colore, sonoro, 3 min.
“Video grafica - l’ultima arte pittorica” era il motto che guidava gli esperimenti video di Livinus van de Bundt, in collaborazione con suo figlio Jeep che realizzava la musica elettronica. Livinus non giudicava le possibilità del medium nel contesto dell’istituzione televisiva ed i propri frames di riferimento, ma piuttosto il proprio potenziale grafico specifico. Molto presto nella sua carriera ha realizzato dalle performances di proiezioni luminose con un organo meccanico di colore ottico che si era costruito. Nella metà degli anni ‘70 si è posto l’obiettivo di dipingere elettronicamente con la luce, il movimento ed il suono. Per questo scopo, ora ha costruito i propri sintetizzatore e generatore di immagine, contrassegnandosi come uno dei primi ad iniziare la video arte in Olanda. All’estetica dell’immagine statica delle arti visive, Livinus ha aggiunto una nuova dimensione, determinata dall’elettronica. I suoi video espressamente privi di narrativa o figurazione sono video-dipinti astratti e ritmici.