1971, UK, 3 schermi 16mm, colore, sonoro, 8 min.
È in quanto pittrice e disegnatrice che all'inizio degli anni '70 Gill Heatherley si avvicina al cinema sperimentale, anche lei frequentando la London Filmmaker's Co-op. Sempre in quel periodo si ritrova a far parte del collettivo Filmaktion (al quale partecipa anche Malcolm Le Grice) che organizza interventi di expanded cinema in giro per Londra. A differenza di altri sperimentatori inglesi dell'epoca Gill Eatherley non calca il suo lavoro unicamente sulle teorie del movimento strutturalista; i suoi film sono forse più da riallacciare all'interdisciplinarietà che esisteva all'epoca nelle arti e nella musica, come dimostra Hand Grenade un'opera ludica dove i tre schermi sono orchestrati in modo da poter accompagnare la musica del gruppo Neu. Si potrebbe credere, erroneamente, che le immagini di Hand Grenade siano quelle di un oscilloscopio o generate da un computer, il film è in realtà frutto di un minuzioso lavoro con la stampatrice ottica.
…Questa breve stravaganza energetica era il risultato di un processo filmico massicciamente laborioso ma tradizionale. Il materiale di partenza è stato girato su pellicola 16mm bianco/nero in uno spazio buio pesto. Ogni singolo fotogramma è stato esposto spesso per diversi minuti con l'otturatore della cinepresa aperto, mentre Eatherley disegnava intorno vari oggetti nello spazio, tra cui il proprio corpo, utilizzando una singola torcia elettrica a basso voltaggio. Poi si spostava un po’ nello spazio e ripeteva l'azione per il fotogramma successivo. Era un processo di animazione in cui il soggetto si muoveva progressivamente nello spazio. Gli oggetti così disegnati non sono mai osservati direttamente - potevano esser solo percepiti o dedotti collegando mentalmente i le estremità allineate delle tracce luminose. Come risultato l'oggetto diventa un fantasma - un'assenza che definisce una presenza.
Malcolm Le Grice, estratto da Gill Eatherley, Settembre 2004