SPECULUM CELESTIALE - GIUGNO NEOPLATONICO

Terzo incontro GIUGNO NEOPLATONICO
giovedì 21 giugno 2007 - Ingresso della Vigna San Martino alle ore 19.00

Piana ‘ngopp’ ‘e ciente ore 20.00
Letania per Carmelo Bene
lettura sonorizzata da un poema di Emilio Villa
voce Domenico Mennillo
canto Antonella Maisto
vibrafono e tamburi Pasquale Benincasa

Piana del Priore ore 20.30
La diastole del Senso
Per una fenomenologia neoplatonica della coscienza sottile
Una meditazione filosofica in forma di evento
a cura di Andrea Cardillo
discorso Andrea Cardillo
musiche per flauto Armando Del Mastro
proiezione di immagini Gianni Miles

Piana della Catalanesca ore 22.30
Performance di musica elettroacustica
a cura di Raffaella Morra e Emanuele Carcano

Goran Vejvoda Meta Accumulation Indeterminacy
Claudia Huidobro Roomore
Samon Takahashi Grids + No Title
Giuseppe Ielasi
Nicola Ratti
con Dean Roberts

Letania per Carmelo Bene è una lettura sonorizzata per voce, canto e vibrafono ricavata dal poema omonimo scritto da Emilio Villa agli inizi degli anni settanta, in omaggio al suo amico Carmelo Bene, vero e proprio enfant terrible del teatro italiano della seconda metà del novecento. Il poema, scritto nel celeberrimo plurilinguismo villiano, si presenta come un itinerario oracolare attorno le (im)possibilità misteriche della voce/parola, incarnate nel miracolo “narcisico” della voce di Carmelo Bene. Di riflesso, la lettura sonorizzata si presenta come mera testimonianza sonora della letania villiana, realizzando un unico flusso sonoro fra la voce di Domenico Mennillo, il canto di Antonella Maisto ed il vibrafono e i tamburi di Pasquale Benincasa su musiche di Marco di Palo.

La natura del tempo va concepita come una distensione della vita dell’anima
che si svolge in mutamenti uniformi, simili e procedenti, nel silenzio, secondo un impulso continuo.
Plotino, Enneadi III 7, 12

Immagina la vita di un albero enorme che in esso trascorre
mentre il suo principio rimane immobile
senza disperdersi per tutto l’albero,
poiché risiede nelle radici.
Plotino, Enneadi III 8, 10

La diastole del Senso è una meditazione filosofica in forma di evento. I linguaggi dell’immagine, del suono e della parola filosofica dialogano e si interrogano a vicenda lungo la sottile linea di confine tra il dicibile e l’indicibile. Muovendo dalle suggestioni plotiniane sulla relazione tra la vita dell’anima e la natura del tempo, interpelleremo l’esperienza vissuta dell’evento-arte per indagare i paradossi del Senso e del suo pulsare silenzioso.

Meta Accumulation Indeterminacy Un momento sonoro di un’ora, dove ognuno può andare alla deriva, dentro e fuori, a suo piacimento; un evento basato su un tipo di software, dove ognuno si può aggiornare, perdere dei bits ma vincerne altri, andare e ritornare ed ancora andare. L’evento sarà caratterizzato da architetture sonore che combinano delle fonti multiple, definite dall’artista accumulazioni, che saranno schiacciate e riconsiderate in un ampio processo di costruzione/ricostruzione, inoltre saranno predefiniti alcuni segmenti. Sullo sfondo un’opera video dipinta interrogherà il pubblico su vari soggetti, come il colore, la poesia, la politica, l’ibridazione, il vinile, le piscine, i gelati, la mancanza di significato, la scomparsa & il nascondersi, la moda, l’ascolto puntiforme, la classificazione, il rumorismo, lo spazio, l’onda corta radiofonica, la melodia di qualità del tono, le emozioni... - il suono è la nuova immagine -
Goran Vejvoda

Claudia Huidobro sperimenterà per la prima volta una solo performance dal titolo Roomore, un nuovo lavoro per voce, suoni riverberati ed immagini.

Grids + No Title sono le due opere che performerò: si comincia con i Grids che suonano indipendenti in un’installazione di 4 sistemi acustici. Ad un certo punto comincio a suonare, soprapponendola, l’opera no title. Poi l’opera no title è sola per un po’, finché il punto culminante delle frequenze di prova registrate va verso la fine con le armonie di flauti. Una breve riapparizione dei suoni di Grids segna la conclusione della performance.
1) Grids [doppia stereofonia generativa intrecciata a scelta casuale]: Composizione per 4 CD players, 132 suoni monoaurali e 24 silenzi. - 48 suoni elettronici, 32 suoni di Kayagum, 28 suoni digitali e 24 suoni di batteria jazz (∞ all’infinito per la versione moderata / 13 minuti 20 sec. per la versione fortissimo) courtesy Galerie ColletPark. 2) No Title [per registratori e registrazioni di prova]
Samon Takahashi

Giuseppe Ielasi e Nicola Ratti sono annoverati tra le avanguardie della nuova generazione di musicisti italiani, che attraverso modalità molto eterogenee esplorano i limiti della musica elettroacustica, muovendosi liberamente tra improvvisazione e composizione, in solo, in duo o in collaborazione con musicisti quali Phill Niblock, Thomas Ankersmit, Oren Ambarchi, Brandon LaBelle. I loro interventi fanno largo uso dei field recordings, strumenti preparati e processati elettronicamente, suoni pre-registrati e ricombinati in tempo reale, alla ricerca di un equilibrio tra toni astratti e strutture melodiche. La loro partecipazione all’interno di Giugno Neoplatonico è una performance site-specific che attraverso l’uso di microfoni e sistemi di diffusione multi-canale esplora la relazione tra il suono e le peculiarità della Vigna San Martino.
Per questa speciale occasione Giuseppe Ielasi e Nicola Ratti suoneranno con Dean Roberts, giovane compositore neo-zelandese.

Vigna San Martino Napoli
Giovedì, 21 Giugno, 2007 - 19:00