Angles of Incidence

Angles of Incidence

1973, Regno Unito, 2x16mm, colore, no sonoro, 12 min.

Un’indagine sulle modalità di presentazione dello spazio cubiforme sulla superficie piatta dello schermo filmico. L’immagine è un panorama da una finestra, il telaio della finestra fornisce un costante punto di riferimento spaziale. Il film è proprio così come è stato filmato nella cinepresa. Un incantevole viaggio attraverso il tempo e lo spazio.

“Il formato del fotogramma è modificato filmando attraverso la forma di una finestra. La cinepresa traccia delle visuali lungo un arco all’interno di una stanza. Il centro dell’arco coincide con il centro del telaio della finestra, che occupa una posizione costante sullo schermo. La prospettiva del telaio della finestra cambia mentre la cinepresa si sposta nelle nuove posizioni dell’arco, e si scoprono dei diversi aspetti del panorama esterno. Il piano della finestra funziona come uno specchio. Quando la cinepresa ruota attorno all’asse della finestra, le nuove posizioni si stabiliscono su un lato della area dell’arco integrate dai punti di bilanciamento sul settore opposto; e come la prima legge della luce riflessa:
angoli di incidenza = angoli di riflessione

Il film ha richiesto trenta ore di riprese, e il filmare è accompagnato da una partitura, che è stata scritta durante il periodo effettivo delle riprese. Incorporare la composizione al periodo di ripresa permette un maggiore grado di flessibilità: le occorrenze casuali possono esser più facilmente incorporate, ed è meno meccanicistica che copiando da una partitura prescritta o modello. Allo stesso modo il modello delle riprese non è stato determinato in anticipo, il film non ha subito alcuna fase post-camera. Il montaggio è stato fatto tutto nella cinepresa".

William Raban