Intrecciando e combinando delle immagini di rapporti sessuali con immagini di gioia giornaliera (il mare, un gatto, la luce filtrata dalla finestra), lei racconta il sesso senza l’autocoscienza di uno spettacolo, senza un’idea di espressività, nelle sue parole, “libera in un processo che svincola le nostre intenzioni dalle nostre concezioni”. Carolee e il suo amante James Tenney emergono dai nebulosi ammassi di colore e luce e sono visti in ogni tipo di abbraccio sessuale... un mosaico complessivo di carne e consistenza e abbracci appassionati. È qui ogni elemento del tradizionale film rialzista - fellatio, cunnilingus, primi piani di genitali e penetrazioni, acrobazie sessuali - ma non c’è nessuna lascivia e distacco solitamente a loro associati. C’è solo una fluida qualità oceanica che unisce l’atto fisico con le connotazioni metafisiche, molto joyciana e molto erotica.

Gene Youngblood