2009, Nuova Zelanda, mini DV, colore, sonoro, 5 min.
In gran parte della sua video-arte, SJ. Ramir utilizza dei paesaggi geografici - e il movimento delle persone che li attraversano, come metafora, per esplorare la nozione dei viaggi metafisici che realizziamo attraverso degli scenari all’interno nella mente. In una leggera deviazione dal suo solito stile, Into Daylight è una ‘risposta cinematografica’ a questo tema su schermo panoramico. In esso, Ramir ha impiegato dei classici dispositivi filmici - come brevi vignette e lenti movimenti della videocamera - in combinazione con una traccia sonora cullante, finché non si verifica un cambiamento di atmosfera e una solitaria silhouette spettrale si rivela esser in viaggio attraverso un terreno remoto e desolato. La destinazione non è nota. L’attenzione si concentra semplicemente sul cammino della sagoma.
Finanziato da Screen Innovation Production Fund - un partenariato tra New Zealand Film Commission e Creative New Zealand.