1991, 16 mm., colore, sonoro, 7 min.
Rielaborazione poetica di un documentario dedicato a uno spettacolo di strada di danzatori giapponesi Buto, andato in scena a Parigi, all'esterno del Metro Chatelet, negli anni Ottanta. I danzatori hanno il cranio rasato e sono interamente dipinti di bianco, cosa che rende i loro corpi nudi particolarmente efficaci nell'accogliere e mettere in movimento la pittura visiva di Cécile Fontaine, realizzata con la tecnica del collage-décollage degli strati di emulsione. Il verde e il blu degli strati sollevati e manipolati si stampa sul bianco della pelle dei ballerini con un'efficacia mai vista, eguagliata soltanto nel film Peche miraculeuse. Come quasi tutti gli altri suoi film, Cécile Fontaine lo ha realizzato quasi interamente sul proprio tavolo di cucina, utilizzando due tipi diversi di scotch (uno da montaggio per sollevare l'emulsione ed uno a doppia superficie collante per ricostruire il suo collage) e prodotti chimici per la pulizia domestica a base di ammoniaca per facilitare la separazione degli strati di emulsione.