1958, Francia, colore, musica di Edgar Varèse, 8 min.
Poème électronique è il primo ambiente elettronico-spaziale che combina l'architettura, il film, la luce e la musica in un'esperienza totale fatta in funzione del tempo e dello spazio. Sotto la direzione di Le Corbusier, Iannis Xenaki ha progettato il concetto e la geometria per lo spazio del World's Fair exhibition seguendo le funzioni matematiche. Edgard Varèse ha composto la musica concreta e vocale intensificando la dinamica, la luce e le proiezioni di immagine concepite da Le Corbusier. L'opera di Varèse ha sempre cercato l'astratto e, in parte, ispirato visivamente i concetti della forma e dei movimenti spaziali. Tra gli altri elementi di Poème électronique, egli ha utilizzato dei rumori meccanici, delle corde di pianoforte trasferite, un coro filtrato e delle voci soliste, e dei colorati toni sintetici. Con l'aiuto di mezzi tecnici avanzati resi disponibili dal Philips Pavilion, i suoni di questa composizione registrata su nastro hanno potuto vagare nello spazio attraverso itinerari altamente complessi. Il Philips Pavilion ha presentato una liturgia collage per l'umanità del ventesimo secolo, che dipende dall'elettricità anziché dalla luce del giorno e dalle prospettive virtuali al posto delle vedute terrestri.
Golo Föllmer
Da Marc Treib, Space Calculated in Seconds, Princeton, 1996