2004, USA, mini-DV, colore, sonoro, 20 min.
Let me count the ways è una serie periodica sul terrore violento e le sue conseguenze. Negli episodi Minus 10, 9, 8, and 7, la reminiscenza personale è mescolata con metraggi nuovi e di archivio in un'esplorazione della paura interiore. Dal metraggio del padre dell'artista sulla strada per Hiroshima, con riferimenti al 9/11, la fenomenologia dell'orrore e l'eco della sua rottura sono presentate con un'intensità che muove lo spettatore dalla storia al presente ed oltre.
Voglio infiammare l'immaginazione dando senso a qualcosa di passato, e allo stesso tempo assegnare un posto alle immagini affinché abbiano un presente completo e impressionante. Non per privilegiare il passato, ma per sperimentare il prodigio che esiste, come guardare le stelle.
Leslie Thornton
I film di Leslie Thornton hanno contribuito a definire la natura stessa della pratica contemporanea dell'avanguardia. Il suo lavoro è stato costantemente nella prima linea di quella tendenza che affronta l'analisi teorica e critica dell'immagine cinematografica come interesse centrale, mentre conducendo un'interrogazione scrupolosa e dettagliata della struttura di una vita alto-media di tutti i giorni. I film di Thornton si agganciano direttamente con le questioni nel femminismo, negli studi colonialisti/post-colonialisti, nella teoria semiotica e nell'analisi culturale. Dimostrano un'attenzione ricca e provocatoria verso i rapporti fra il suono e l'immagine ed il potenziale sintattico della forma del film. Sperimentando con il multi-mediale, in modo specifico il rapporto fra il film, il video, il teatro ed ancora la fotografia, Thornton esplora i limiti della rappresentazione e gli innumerevoli rapporti discorsivi degli spettatori alle immagini.
Mary Ann Doane
A Brief Overview of The Work of Leslie Thornton in Senses of Cinema, 2002