1975, Polonia, 35mm su dvd, bianco/nero, sonoro, 5 min.
Matchbox è ingannevolmente semplice, composto soltanto da due riprese brevi: una mano che colpisce una scatola di fiammiferi contro una sporgenza, al centro esatto della ripresa, e una parte del resto di una finestra. Eppure mentre la sezione ed i suoni diegetici sono sincronizzati all'inizio del film, i successivi fotogrammi creano una sottile deriva del tempo, eventualmente accumulandosi nel dislocamento del suono e dell’immagine.
Matchbox è un film bellissimo, semplice e complesso. Ha solo due riprese, che continuano a ripetersi. Una mano tiene una scatola di fiammiferi, picchietta su di un tavolo / sequenza tagliata di una finestra lì vicino / sequenza tagliata di nuovo verso la mano. Ad ogni ripetizione il suono della scatola di fiammiferi sul tavolo si allontana come un'eco finché si connette alla sequenza tagliata alla finestra, poi con quella della mano, e infine riacquista la sincronia. Ma questa descrizione è solo l'inizio del guardare ed ascoltare, quello che si vede è un'immagine con la regolarità del tempo di 4:4 accoppiato con un suono errante che estende la nostra comprensione della psicologia della percezione e risveglia delle sensazioni di desiderio, attesa e perdita.
Guy Sherwin