2001, 16 mm, b/n, no sonoro, 2 min.
'Mirror Manhattan' è uno dei tanti film di Brian Frye che esiste come originale unico: piuttosto che farne delle copie Frye ha preferito regalarli ad amici.
La parte più bassa dello skyline di Manhattan vista da una barca in movimento, è sovrapposta su una medesima porzione di paesaggio filmato, però, sottosopra; l'acqua si muove sullo schermo nelle stesse direzioni e alle stesse velocità in entrambi i piani di immagine. I movimenti della barca e dell'acqua diventano paralleli per il passaggio del film attraverso il proiettore, richiamando alla memoria i legami del cinema con i mezzi di locomozione a motore che ebbero origine nel diciannovesimo secolo, mentre lo skyline di Manhattan è legato linearmente al fotogramma del film. La sovrapposizione del diritto e del rovescio sta a significare che l'immagine del film è una costruzione arbitraria, ricordando a colui che guarda che l'immagine sulla celluloide, come l'immagine sulla retina, è fisicamente orientata al rovescio. Nel suo personalissimo e semplice modo, Frye si confronta con la tradizione modernista nel campo artistico e cinematografico per la quale l'artista è considerato un modellatore di forme che, offrendo immagini iconiche, intendeva rivelare verità assolute e trascendenti.
Fred Camper