1968, UK, 16mm, b/n, sonoro, 13 min.
Moment presenta uno sguardo fisso continuo della cinepresa sul viso di una ragazza (Tina Fraser). La fissità, anche se in parallelo rispetto alla posizione dello spettatore, si contrassegna tuttavia al di fuori, come diversa dal nostro vedere perché rifiuta il complesso sistema di tagli, movimenti, transizioni invisibili, ecc., che il cinema classico ha sviluppato per catturare la nostra soggettività ed assorbirla nel testo filmico. In questo modo, la distinzione tra la cinepresa e lo spettatore viene enfatizzata. Inoltre, le sadiche componenti inerenti il piacevole esercizio dello sguardo controllato sono restituite allo spettatore, in quanto è lui/lei che deve costruire lo scenario combinando una lettura dell’immagine con un’immaginaria (ma consigliata) serie di eventi fuori schermo.
Paul Willemen