Murder Psalm

Murder Psalm
Murder Psalm

1981, 16 mm, colore, no sonoro, 17 min.

"Brakhage spiega che l'impulso di fare Murder Psalm è nato dopo un incubo in cui aveva sognato di assassinare sua madre. Il film è costituito in gran parte da found footage... Le immagini che colpiscono maggiormente vengono da un film educativo sull'epilessia, ed il film di Brakhage è strutturato attorno a questa preesistente narrativa. C'è una ragazza vista in differenti scenari: in un giardino dove contempla una fontana in cui fanno il bagno gli uccelli ed in cui viene gettata una palla rosso brillante; come viaggiatrice in una macchina; come il soggetto di un esame medico, ed infine come una figura che contempla sé stessa davanti ad uno specchio e, attraverso una dissolvenza cinematografica, cresce fino ad una versione matura di sé stessa. In questo film c'è anche un dottore che sembra spiegare la disfunzione cerebrale che causa la sua epilessia... Il tema del film sull'epilessia è trasformato in una meditazione sulle circostanze sociali e culturali del trauma infantile, attraverso una successione visiva di immagini semicircolari. Sostituendo un'immagine con un'altra - per esempio il modello del cervello con una carovana - Brakhage unisce i loro significati e le relative implicazioni. L'attacco apoplettico della ragazza è reso parte dell'organizzazione sociale attraverso una rima visiva. All'interno del sistema di Brakhage, si può dire che tutte le immagini semicircolari 'causino' la sua risposta traumatica... Un cartone animato di un topo poliziotto, sbilanciato in avanti, è inserito nel tema del film in diversi modi. Il manganello del topo ha la forma di un pene e, a un certo punto, nella scena dell'autopsia sostituisce il pene del cadavere. Ancora una volta Brakhage fa notare la natura fallica della violenza in generale..."

da: The Untutored Eye: Childhood in the film of Cocteau, Cornell, and Brakhage, di Marjorie Keller (Rutheford, New Jersey: Fairleigh Dickinson University Press).