2012, UK, 16mm, b/n, sonoro, 4 min. 40 sec.
Un’elegia filmica contemplativa ai suoni sovrapposti che salgono e scendono attorno a noi. Questi suoni, in apparenza visibilmente rivelati da una brezza che disturba i capelli della cantante, restano allegramente astrusi alla donna mentre canta insieme alla sua orchestra privata. Per il pubblico queste scosse uditive si mescolano alla sua voce, creando un paesaggio sonoro ibrido per degli orchestrati o addestrati, e casuali effetti collaterali del movimento civico.