RR

RR

1976-1985, Francia, 16mm, b/n, no sonoro, 6 min. (2 schermi)

RR utilizza i modelli musicali come paradigma. La parte essenziale di ciascuna sezione del film si basa sulla trascrizione di una composizione di Bach per due voci. I due schermi sottolineano questo paradigma visto che uno è sempre il riflesso simultaneo dello sviluppo visivo dell’altro, indipendentemente dalla posizione delle bobine (destra o sinistra): una rappresentazione visiva della tecnica di inversione di un tema che è utilizzata spesso in musica. L’uso della riflessione deliberatamente elude la questione della realtà della rappresentazione. Essa non ha più alcuna importanza, ora che siamo nel dominio dell’immagine riflessa, dell’imitazione. Le due immagini si riflettono l’un l’altra in una costante oscillazione, mimando in una certa misura lo sviluppo delle (false) panoramiche che compongono il film. Metaforicamente le panoramiche evocano, anche se solo superficialmente, la tastiera.