Synchromy

Synchromy
Synchromy

1971, Canada, 16mm, colore, sonoro, 7 min. 27 sec.

Per fare questo film Norman McLaren ha sviluppato delle tecniche ottiche nuove per comporre ritmi di pianoforte per la base sonora. In seguito li ha trasferiti in multicolor nell'area di immagine dello schermo in modo che, in effetti, si vede ciò che si sente. È sincronizzazione dell'immagine e del suono nel vero senso della parola, simile ad Ornament Sound di Fischinger.
Posso individuare 4 influenze. Prima di tutto Oscar Fischinger, con il suo Hungarian Dance No. 5, perché questo film ha dato coraggio alle mie convinzioni. Desideravo fare films astratti - non necessariamente astratti - ma comporre immagini astratte basate sulla musica, e a quel tempo non sapevo come procedere. Ho costruito in casa delle luci colorate e le muovevo a mano sulla carta. Ma quando ho visto quelli di Oscar Fischinger, mi sono detto che la soluzione era fare films astratti. Poi c'era Emile Cohl. Ho visto Drama Among The Puppets (1908) e sono stato colpito dalla purezza, dalla semplicità di linea, e dalla meravigliosa metamorfosi. Non sto dimenticando Alexandre Alexeieff ed il suo Night On A Bare Mountain (1933). Ciò che mi ha catturato era l'immaginazione fertile, non tanto la tecnica quanto l'immaginazione creativa, l'audace metamorfosi ed il pensiero surrealista. Il surrealismo ha avuto su di me un grande effetto. Infine Len Lye e le sue tecniche di disegno direttamente sulla pellicola. Questo è tutto. Ma aggiungo due influenze generali: Pudovkin ed Eisenstein.

Norman McLaren