1998, USA, video, colore, sonoro, 10 min.
Nel cubicolo senza finestre che ospita i suoi dipinti, un giovane uomo di ancor più giovanili aneliti mi conduce in una visita guidata ad una sbilenca terra leccalecca nei tormenti dell’Eros. Da un distante punto di osservazione lo spettatore è in grado di intravedere delle visioni congelate dell’innocenza perduta, che si consuma con i valori morali sottozero, ancora vibrare bruscamente sul sismografo dei dolori della crescita. Un grafico dei nodi e picchi che zigzaga il proprio percorso dalla nascita alla morte sulla fragile pergamena che noi srotoliamo per tutti gli occhi del paradiso per giudicare.