1928, Francia, 16mm, b/n, no sonoro, 9 min.
Evoco una danzatrice! Una donna? No. Una linea vivace con ritmi armoniosi. Evoco una proiezione luminosa sugli schermi! Qualcosa di preciso! No. ritmi fluidi. I piaceri dati tramite il movimento nel teatro, perchè li trascurano sullo schermo? Armonia di linee. Armonia di luce. Linee, superfici, volumi direttamente in evoluzione, senza gli artifici delle evocazioni, nella logica delle proprie forme, messe a nudo di tutto il senso umano per elevarsi meglio verso l'astrazione e dare più spazio alle sensazioni e ai sogni: il cinema integrale.
Germaine Dulac, 1927