2011, UK, 16mm, b/n, no sonoro, 6 min.
Ellard e Johnstone sono partiti da una serie di fotografie inedite della produzione dell’artista ungherese László Moholy-Nagy. Nel 1936, mentre viveva a Londra, era stato incaricato dal collega ungherese produttore cinematografico Alexander Korda di progettare una città futura per il film di fantascienza inglese Things to Come. Egli aveva creato delle sculture cinetiche e degli astratti effetti luminosi, ma furono respinte dalla regista del film perché si sostenevano essere “così ricche nel risultato visivo che il regista non osava usarle”. Ellard e Johnstone hanno ricostruito il set nella Site Gallery a Sheffield. Il film è composto di un astratto movimento sincronizzato attraverso e intorno a questo modello per creare un gioco dinamico di luce, ombra, riflessione, parallasse, profondità, superficie e prismatici effetti speciali. Il risultato è come una coreografia di forme tridimensionali in movimento.