2010-2011, USA, 16mm, colore, no sonoro, 25 min.
Words of Mercury è un film muto proiettato a 18fps. Ha molti strati di super-imposizioni che sono state tutte riprese nella cinepresa. Si muove da un rigido mondo invernale e lentamente si sviluppa in un luogo di crescita e ricchezza che è quasi soffocante e che invita nuovamente alla morte.
Jerome Hiler ha filmato in 16mm sin dai primi anni ‘60, creando un corpus di opere caratterizzate da un apprezzamento per le trame e le forme di un ambiente ordinario e il modo unico in cui una cinepresa può relazionarsi a degli oggetti familiari. Raramente ha esposto il suo lavoro in pubblico, preferendo proiettare per una cerchia di amici e perfezionare i film in risposta agli interessi del suo pubblico. Invece di realizzare delle stampe, Hiler ha lasciato che le uniche copie dei suoi film fossero distrutte dal tempo e dall’usura del proiettore, risultando come un corpus effimero di lavoro. Proiettando solo gli originali della cinepresa, tuttavia, permette i colori più vividi.
Words of Mercury, il suo ultimo, è uno studio sulle variazioni della sovrapposizione, ciascuna sequenza accuratamente composta all’interno della cinepresa arrotolando indietro e ri-esponendo la pellicola nel corso della produzione, creando una serie di immagini elaboratamente stratificate rivelando la ricca luminosità delle vetrate colorate, i propri livelli simultanei di movimento che producono una profondità ipnotica e spettrale.