1968, USA, 16mm, colore, sonoro, 11 min.
L’innocenza è stata intenzionalmente corrotta dall’inevitabile auto-consapevolezza, involontariamente alterata dall’indispensabile spontaneità, un ruolo interpretato da Maurine Connor con sfumature incredibili e complessità.
Mark Toscano
Proprio come The Director and His Actor... (anch’esso realizzato nel 1968), Documentary Footage affronta il processo filmico, ma come indica il titolo si riferisce al film documentale e non alla finzione narrativa. Una singola ripresa continua di 11 minuti (un rotolo da 400 piedi di pellicola 16mm, la misura di molti films di Fisher) in cui una donna nuda accende un registratore a nastro e legge una serie di domande scritte, quindi riavvolge il nastro e continua a rispondere alle domande che precedentemente ha letto, tutte riguardanti il proprio corpo. Documentary Footage rivela l’effetto del processo filmico sulla donna che è il soggetto del film, e mostra i cambiamenti del suo comportamento quando prima legge le domande e quando risponde.