1976, USA, 16mm, b/n, sonoro, 4 min.
Morgan Fisher realizza films che “…ti riportano verso il qui ed ora, e nel far ciò ti dà indietro il corpo che tutti gli altri films ti hanno tolto”. (Morgan Fisher)
Con Projection Instructions Morgan Fisher muove il suo interesse verso lo spazio della visione e l’atto di proiezione. Ogni film deve esser proiettato dal proiezionista, ma generalmente il lavoro del proiezionista è fatto correttamente quando passa inosservato. Projection Instructions mette il proiezionista al centro dell’opera, richiedendo la sua completa attenzione, così come tutte le istruzioni testuali sullo schermo (“Spegni il sonoro”, “Fuori fuoco”…) che devono esser lette e rispettate.
Il proiezionista non è più il mezzo per trasportare le performances degli attori al pubblico; il proiezionista è un performer che, seguendo l’istruzione di Fisher (o, in un certo senso, l’istruzione del film), dimostra brevemente (o fallisce nel dimostrare) le varie dimensioni dell’esperienza d’osservazione controllata dalla cabina di proiezione.
Scott MacDonald