Artista dedito alla pittura convertitosi al cinema sperimentale astratto, Jordan Belson è una delle figure maggiori della scena sperimentale multi-mediale di San Francisco degli anni '50 e '60. Questa piattaforma sperimentale coincise, per un certo periodo, con i famosi concerti multi-mediali Vortex al Morrison Planetarium, dove Belson curava il settore visuale facendo intervenire altri cineasti sperimentali dell'epoca; a queste serate partecipavano anche quei musicisti ora considerati i pionieri della musica elettronica.
Allures sintetizza in un certo senso le ricerche cinetiche che Belson aveva effettuato per i concerti Vortex. Considerato come un film di animazione, sebbene non sia stato realizzato con le tecniche tradizionali, Allures è una spettacolare sequenza di figure e di punti in movimento, è un film che verte verso il cosmico e lo spirituale, dove la dimensione dello spazio diventa trascendentale.