1998, 16 mm, colore, sonoro, 14 min.
È un film che combina immagini girate (in video e in Super8) con la pittura realizzata direttamente su pellicola. La pittura entra in gioco qui per tradurre la visione, il sogno a occhi aperti. Essa rappresenta la traccia fisica di un percorso interiore, quello dell'immaginario, del ricordo, dell'affetto. La proiezione rallentata - a una velocità fra i sei ed i quattro fotogrammi al secondo - permette di penetrare meglio questa diversa dimensione, nella quale ogni metamorfosi diviene possibile, visibile e addirittura tangibile.
Agathe Dreyfus da Jeune, dure et pure! Cinémathèque Française, Parigi, 2001