1966, USA, 16mm, colour, sound, 14 min.
Anche se afferma il proiettore, il fascio di proiezione, lo schermo, l’emulsione, la struttura del fotogramma, ecc., questo non è un “film astratto” / proiettore come pistola / pillole temporali colorate / si = no / suicidio mentale e, poi, rinascita come auto-protezione / dedicato a Regina Cornwell.
Un film fatto interamente di campi colorati che sfarfallano a diverse velocità e ritmi. L’effetto è a dir poco allucinogeno. Il fotogramma sembra essere la forza unificante che trattiene la luce del proiettore dallo spargersi per tutta la stanza, e ogni ventiquattresimo di secondo viene elaborato dalla coscienza dello spettatore.