1943, USA, 16mm, b/n, no sonoro, 10 min.
Maya Deren ha girato questo film “incompiuto” (come lei chiama questi esperimenti interrotti, mutuando il termine dal linguaggio musicale) nella Galleria Guggenheim durante l’esposizione Art of this Century, nell’ambiente realizzato da Marcel Duchamp per la sezione Surrealista nel 1942. Dopo la sua morte, alcuni membri del dipartimento di preservazione degli Anthology Film Archives ne trassero questa edizione, che mette insieme scarti e tagli di montaggio della Deren, inclusa una breve immagine di Duchamp. Ed è tutto ciò che rimane di un complesso film che avrebbe dovuto unire i lavori con lo spago di Duchamp all’interesse della Deren per i riti esoterici e la stregoneria.
“…Se la filosofia si occupa di comprendere il significato della realtà, allora la poesia, e l’arte in generale, è una celebrazione, un canto dei valori e dei significati stessi... I miei film possono essere detti sperimentali, riferendosi all’uso del mezzo, poiché la cinepresa non è un occhio che osserva e registra come di solito, ma si muove dinamicamente, coreograficamente, ardentemente, per creare una possibile metafora del significato di un’idea. Io non mi rivolgo ad una elite, ma a chiunque sia capace di creare miti, inventare divinità e riflettere, anche senza motivo, sulla natura delle cose. …Mi accontenterei se, in quelle rare occasioni in cui la verità può essere dichiarata solo nella poesia, voi ricordaste un’immagine, anche solo l’aura dei miei film. Cosa altro potrei chiedere, come artista, se non che le vostre più preziose visioni, per quanto rare, prendano la forma delle mie immagini?”
Maya Deren da Una Dichiarazione dei Fondamenti della Film Culture, New York Estate 1961