1948, USA, 16mm, b/n, sonoro, 10 min.
Un solitario pugile cinese combatte un immaginario nemico, metafora della sopraffazione dell’uomo sull’uomo. I movimenti della boxe cinese sono la messa in scena fisica di alcuni concetti metafisici, così il film è esso stesso una dichiarazione di quegli stessi concetti, utilizzando il movimento fisico come unico significato visivo.