Dian, Paito

Dian, Paito

2001, 16 mm, colore, sonoro, 7 min.

Questo è un altro lavoro realizzato mentre frequentava il Workshop "1999 Urban Flashes Angle-Asian, Taipei" e sotto molti aspetti, rappresenta un vademecum per Hwa-Shan District, Taipei.
Secondo una parabola Confuciana, Dian era il nome di un allievo cui fu chiesto cosa avrebbe fatto se un giorno gli fossero stati riconosciuti i propri meriti, essendogli stata offerta l'opportunità di sviluppare in pieno il proprio talento. Dopo aver tergiversato un po', egli rispose con una pastorale poetica, che soddisfò Confucio. Paito è la zona di Taipei dove sono state effettuate le riprese e dove è stata registrata la colonna sonora.
Paito sembra trovarsi ai margini di Taipei. O almeno ciò che si vede sono soprattutto colline ricoperte di vegetazione e ruscelli, con un vento che consente alla vita di prendere forma e Schreiner che ricorda, vedendo le cose sotto una nuova luce attraverso il suo materiale: stratificazioni dell'esperienza, la bellezza tra esperienza e memoria che assume significato in questo frangente.
In contrasto con l'isolamento urbano forzato del distretto di Hwa-Shan District, Taipei, Dian, Paito sembra in qualche modo in un armonia persino piacevolmente inconsistente: non è tanto il confronto con le cose, ma il permettere ad esse di infiltrarsi, che tramuta il film in un commento ironico sulla più grande e più solida magna opera che sembra essere stata consapevolmente costruita.

Olaf Möller