1974-75, USA, 16mm, colore, sonoro ottico, 45 min.
4 sezioni dello stesso tempo nello stesso luogo.
Colen Fitzgibbon
In uno dei suoi films più minimalisti, Internal Systems, la visione che si presenta non è altro che un frame vergine monocromatico che lentamente cambia attraverso le varie intensità di saturazione del colore, flickering/shuttering ripetutamente dalla luce al buio (ed ancora indietro) per una durata di 45 minuti. Per attraversare questo complesso e difficile film, l’unico suggerimento che abbiamo è in testa e in coda al film, nel testo “credits” inserito in positivo in testa ed in negativo in coda al film. Le informazioni tecniche come il tipo di pellicola, la velocità del film, la lunghezza della pellicola, la cinepresa, l’obiettivo, l’otturatore, il proiettore e una miriade di altri dati compaiono sullo schermo come geroglifici di un certo linguaggio segreto da decodificare:
DOUBLE-X NEGATIVE 7222 DOUBLE - B 16MM TUNGSTEN ASA 200 KODAK - 100FT
DAYLIGHT H.S. REVERSAL 6.15 ESP3EI SINGLE B SHORTPITCH 13573/0301 16mm ASA 160 AGFA-GEVAERT GEVACHROME ORIG.
1600FT
CM-72A #D6-31656 BACH-AURICON 1/50 sec. 175 DEGREE SHUTTER
K-3278 .2AMP 7V EXPOSURE LAMP
10X12A/F.12-120MM 1:2.2 # 1245719 ANGENIEUX-ZOOM
RA-31-ADZ VARIABLE DENSITY BACH-AURICON
MODEL 1552B BELL & HOWELL
EMM 205W 25V 50HR, SYLVANNIA
24FPS SOUND SPEED
120V/60HZ
F/BRN HR/135LBS/1950
Anche se conosciamo o non cosa significa questo schema cibernetico, Internal Systems ci abbandona alle pure estasi fenomenologiche della temporalità cinematica - le fantasticherie di un monocromismo filmico radicale. Alla fine del viaggio i titoli si ripetono ma in negativo, come se l’esperienza dei propri effetti - puramente viscerali più che analitici - non offre una correlazione diretta con il meccanismo che essi maneggiano.