1996, Olanda, 16mm, colore, no sonoro, 32 min.
#7 è un film realizzato stampando la pittura sulla pellicola trasparente ed utilizzando questo risultato come negativo. I colori nel film modulano dal nero verso i colori chiari primari e dai colori primari al bianco. Tutti i movimenti nel film sono causati dall’interferenza dei modelli di griglia stampati e della perforazione del materiale filmico. Lavorare direttamente sulla striscia filmica era interessante per la sua semplicità e per il fatto che la prospettiva tradizionale inerente al sistema ottico della cinepresa diventa irrilevante. L’illusione della profondità si verifica per la differenza di formato delle particelle di pittura, l’illusione del movimento si verifica quando queste particelle sono in qualche modo equidistanti sulla pellicola. I colori di #7 sono basati sull’opposizione del pigmento e della luce. Il modello di colore del teorico Harald Küppers riduce questa opposizione verso un’unità ad un livello più profondo nel nostro sistema percettivo. Ho utilizzato il suo modello di colore per strutturare uno sviluppo lento dal nero al bianco. Questa è un’elaborazione di un’idea antica, espressa fra gli altri da Aristotele, che i colori derivano dallo scontro fra la luce e l’oscurità. Quando si stampano i modelli di griglia sulla pellicola, il contenuto di ogni fotogramma è in parte determinato per caso. Contrariamente a questo, tutti i parametri che tengono conto del controllo sono contenuti in una partitura elaborata. La struttura del tempo è costruita dalla separazione del fotogramma in 28 sezioni che si raggruppano in cinque parti più grandi. Ciascuna di queste sezioni ha la propria combinazione di colore e la propria scelta fra i 17 modelli di griglia utilizzati.