2003, Germania/Austria, 16mm, colore, sonoro, 4 min.
Il film è strutturato intorno all'idea mistica del mandala, in questo caso le immagini di (falsi) soli, galassie e pianeti. Queste immagini sono sincronizzate con una canzone Indiana di Bollywood per aumentare gli effetti pseudo-psichedelici. Il materiale del film riprende un'ampia gamma di found footage di varie fonti e decadi cominciando dal 1930 (donna invisibile) fino alla fine degli anni 80.
Thomas Draschan
Nello spirito dell'avanguardia, questi erano i films che rompevano le norme più radicalmente accettate, films che avrebbero potuto citare la storia ma rigirando e rimodellando la propria sintassi, che allietavano il pubblico. Non c'era niente di così meravigliosamente inatteso come l'apertura della seconda giornata, To the Happy Few (2003) di Thomas Draschan e Stella Friedrichs, una cavalcata vigorosa e satirica che mescola il cibo, il sesso e la violenza nei suggerimenti perversi Kuleshevian, tutto con un grande tempo comico. To the Happy Few è un film found footage, un genere di film creato dall'Avanguardia Austriaca negli anni '80 e '90, ed un grande esempio di film che dà alla luce sé stesso in forme ibride mutate.
Genevieve Yue - Senses of Cinema