1999, USA, 16mm, b/n, no sonoro, 11 min.
Dal sanscrito "lo sguardo gentile porta liberazione", il titolo è anche il nome di un particolare corpo d’acqua che è l’immagine-soggetto del film. Il paesaggio come spazio interiore, non presente in modo inerte ma accennando una percezione attiva: un vedere ed un veder dentro.
Gerard Manley Hopkins