2017, USA, 16mm, colore, sonoro, 50 min.
Una performance di proiezione dal vivo con film 16mm in loop e oggetti, precipitati dall’esperienza dell’eclissi solare totale di agosto 2017.
Sonoro di Eric Baus, Phil Cordelli e Oren Silverman
...Il cielo copriva il sole come un copri-obiettivo. Il portello nel cervello sbatteva. All’improvviso fu notte buia, sulla terra e nel cielo. Nel cielo notturno c’era un piccolo anello di luce. Il foro che appartiene al sole è molto piccolo. Un sottile anello di luce segnava il suo posto. Non c’era suono. Gli occhi si asciugarono, le arterie si prosciugarono, i polmoni si placarono. Non c’era mondo. Eravamo i morti del mondo che ruotavano e orbitavano intorno e intorno, incastrati nella crosta del pianeta, mentre la terra rotolava. Le nostre menti erano lontane anni luce, dimentiche di quasi tutto. Solo un atto di volontà straordinario potrebbe richiamarci al nostro primordiale sé vivente e il nostro contesto nella materia e nel tempo. Avevamo, a quanto pare, amato il pianeta e amato le nostre vite, ma non potevamo più ricordare il loro modo. Abbiamo preso male la luce. Nel cielo c’era qualcosa che non dovrebbe esser lì. Nel cielo nero c’era un anello di luce. Era un anello sottile, una vecchia e sottile fede nuziale d’argento, un vecchio anello logorato. Era una vecchia fede nuziale nel cielo, o un pezzetto d’osso. C’erano le stelle. Era tutto finito...
Annie Dillard, Total Eclipse, da Teaching a Stone to Talk 1982