2013-14, Germania, HD video, colore, suono di Alan B. Richmond Jr. e B. Schreiner, 10 min. 4 sec.
Victory to Loss Ratio era in origine il titolo che abbiamo scelto per la traccia audio riprodotta e registrata dal vivo nel mio studio da Alan B. Richmond Jr. e da me. Alan suonava la chitarra e loop-pedal, io ho fatto il resto: percussioni, un rullante, alcune foglie secche, ecc...
Ho realizzato il video qualche mese dopo la registrazione dell’audio. Era una specie di tentativo, o un’indagine aggiuntiva sulla percezione umana, qualcosa sul nostro desiderio di ottenere l’immagine e il suono sincronizzati nella nostra mente.
I livelli sonoro e dell’immagine di questo lavoro non sono affatto deliberatamente sincronizzati. Il suono è quello che è, un segmento musicale che abbiamo suonato e registrato. Il livello dell’immagine è costituito da singoli fotogrammi, esclusivamente delle riproduzioni di dipinti di Mark Tobey (USA), artista del primo espressionismo astratto.
Ero impressionato dalle sue opere e dalla sua biografia, dal suo rapporto con la musica e il suono nella pittura. Era un amico di John Cage, si erano scritti molte lettere tra loro, uno dei suoi dipinti è intitolato Visual Music...
Ci sono circa 150 diverse singole immagini presenti nel video, tutti dipinti di Tobey - in diverse risoluzioni, ho preso tutto ciò che ho potuto trovare (ed ho trovato appropriato) da fonti online e libri (scansioni) - ma non ho provato a rappresentare queste immagini in modo adeguato rispetto ai dipinti originali, ho trasformato molte di queste immagini per adattarle allo schermo 16: 9, ingrandendole, tagliato i margini...
Il video consiste in una sequenza casuale ripetuta di queste 150 immagini. Non sembra un loop perché lo spettatore tende a fare connessioni in continuo cambiamento tra alcuni singoli fotogrammi e alcuni suoni prominenti. Ma per spezzare il loop e confondere di più la sequenza, ho introdotto un secondo livello di immagini, una selezione molto sporadica di alcune di queste circa 150 immagini e le ho distribuite casualmente all’inizio della sequenza ripetitiva.
Quello che mi succede quando guardo è che inizio a mettere in discussione la mia comprensione, mi fa pensare alla percezione umana in generale e non posso mai esser sicuro se un certo suono mi fa vedere una certa singola immagine più chiaramente per un brevissimo momento o se è il contrario, cioè che una certa immagine enfatizza certe parti del suono - immagino che debbano esser entrambe, una sorta di complessa interrelazione tra suono e immagine, che si enfatizzano l’un l’altra.
Ciò che mi piace anche di questo è una sorta di sensazione senza tempo, sicuro che il livello dell’immagine potrebbe esser datato all’incirca agli anni ‘50 ma potrebbe anche derivare da un periodo molto posteriore - e il suono? - è una sequenza molto progressiva degli anni ‘60 o ‘70 o è contemporanea...?
In qualche modo ha a che fare con la storia, c’è qualcosa di "retrò" a riguardo ma non è sicuro da dove gli elementi provengano veramente (ammesso che non si abbiano le informazioni su Mark Tobey, e Alan ed io che suoniamo la sequenza nel 2013).