Mass for the Dakota Sioux

1964, USA, 16mm, b/n, sonoro, 20 min.

Mass è un requiem, concepito in occasione dell’omicidio del Presidente Kennedy. Un momento triste per molte persone. Ero appena tornato da un lungo viaggio solitario nel luogo in cui ero nato nel Dakota. …Una sera dopo esser tornato, sono rimasto sveglio tutta la notte ed ascoltavo il requiem diffuso dalla radio, in particolare quello di Mozart. Era così bello. Sai, il popolo Celtico ama piangere per la bellezza delle cose. Uno dei tanti modi veramente belli per rispondere al mondo è attraverso la tristezza. …La messa da requiem è un modo non-Celtico di celebrare la morte con gioia. Così ho capito che stavo realizzando una messa, ma di nuovo era per me un’informazione nuova.

...Non possiamo lasciare fuori da questa discussione di Mass il tributo agli Americani indigeni, le popolazioni originarie considerate dai celebranti la Santa Messa come selvagge sacrileghe. L’eroe del film era un omaggio al popolo nativo del Dakota, i Lakota Sioux in generale e tutte le loro tribù ... Era inoltre un omaggio al poeta (ed in particolare a Jean Cocteau). Ho ritratto il dono della poesia come perito, andato. Il film è una celebrazione di ciò che è scomparso dal nostro milieu isterico di materialismo e rozzità tecnologica!

Bruce Baillie
A Critical Cinema 2, interviewed by Scott MacDonald (June, 1989)